Marcello Coradini

Relatori
Marcello Coradini
ESA European Space Agency, Pasadena, California USA; Comitato Scientifico Associazione BergamoScienza
Marcello Coradini puo' essere considerato uno dei padri fondatori della Planetologia Italiana ed Europea, avendo contribuito sin dagli anni settanta alla diffusione di questa scienza, sia attraverso il suo lavoro di ricerca in Italia, sia tramite la sua opera presso l'ESA, l'Agenzia Spaziale Europea ove e' responsabile dei programmi d'esplorazione del Sistema Solare. Nel campo della ricerca planetologica vanno ricordati I suoi lavori sull'azione di erosione eolica di Marte, che hanno permesso di ricalibrare le curve di craterizzazione a livello regionale, e sulla distribuzione in profondita' del permafrost. Vanno poi ricordati i lavori sulla craterizzazione di Mercurio che hanno permesso di introdurre in planetologia il concetto di "entropia di craterizzazione", come gli studi di planetologia comparata grazie al calcolo delle curve ipsometriche di Marte e Venere ed al loro confronto con quella del nostro pianeta. I risultati del lavoro sperimentale hanno incluso lo sviluppo di tecniche di accelerazione di proiettili per la simulazione dell'impatto di un asteroide su di una superficie planetaria a piu' di 10 Km/s, la produzione di campi magnetici e la loro implantazione nelle superfici impattate nell'ambito di impatti meteorici. E' stata la prima, ed unica volta, che in esperienze di laboratorio si sia riusciti a dimostrare l'esistenza di processi magnetici fino ad allora completamente sconosciuti. I risultati hanno permesso al Coradini di ottenere il NASA Special Award for Oustanding Scientific Achievements. Il Coradini ha anche contribuito ad una migliore comprensione dei processi di formazione e fratturazione asteroidale tramite simulazioni di laboratorio. I risultati ottenuti hanno fatto si' che l'International Astronomical Union dedicasse al Coradini l'asteroide 4598. Nel corso dei suoi lunghi anni in ESA il Coradini ha contribuito alla costituzione di un programma di esplorazione del Sistema Solare secondo solo a quello della NASA. Piu' recentemente ha ricevuto l'incarico di gestire anche un nuovo programma d'esplorazione robotica di Marte. Va menzionata infine la sua opera a sostegno della scienza planetologica sia nell'ambito della European Geophysical Union (EGU), ove egli ha fondato la sezione planetaria, sia grazie al suo operato come direttore editoriale della rivista scientifica internazionale Planetary and Space Science. In riconoscimento del suo lavoro l'EGU gli ha attribuito il Golden Badge Award. Da svariati anni tiene un corso, presso l'Universita' di Trento, di Satelliti e Missioni Spaziali. Egli e'autore e/o coatutore di piu' 120 pubblicazioni scientifiche, tecniche e di divulgazione.
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